E’ una delle giacche più amate e indossate. E’ un jolly che salva sempre il tuo stile. Di cosa sto parlando? Beh, del blazer da uomo. Nonostante la celebrità, non tutti conoscono le sue radici che affondano nel terreno fertile della storia. E d’altronde in pochi sanno quando, come e dove è opportuno indossare il blazer. Pertanto in questo articolo approfondirò meglio l’argomento.
La storia
La giacca blazer nasce da uno scambio: nel 1873 fu adottata come divisa per l’equipaggio della fregata britannica Blazer che di conseguenza cedette il suo nome al capo. Sportiva, pratica ed anche molto elegante, questa giacca non poteva passare inosservata. Anche perché fece breccia nel cuore della regina Vittoria. In poco tempo, tutta la marina di Sua Maestà adotta il capo cucito e prodotto dalle sartoria Gieves & Hawkes .
La fortuna del blazer da uomo, però, non rimase circoscritta all’ambiente militare. Anzi, si trapiantò nella società alto borghese, fino a diventare l’uniforme ufficiale dei soci dei circoli canottieri londinesi. Ma in un’epoca in cui l’Impero britannico era la prima potenza mondiale, il blazer non poteva restare confinato nella City. Il suo destino era di espandersi in tutto il mondo, come poi è avvenuto.
Le caratteristiche
Partiamo dalle qualità strutturali. Sveliamo subito un falso mito: il blazer non è assolutamente un monopetto con bottoni in metallo dorati. Errore. Esistono così tante varietà che è difficile contemplarle in una sola definizione tecnica. Di norma, comunque, il blazer è più corto della giacca, non ha le spalline e veste meno avvitato. L’effetto finale di questa vestibilità disinvolta è una libertà di movimento e di gesticolazione maggiore che non viene meno anche se si indossano tanti indumenti sotto la giacca.
Il blazer non è parte di un completo. Può essere quindi abbinato a qualsiasi tipo di pantalone, persino i jeans. La scelta deve solo obbedire a certi criteri cromatici, validi per tutti gli abiti. In definitiva il blazer è l’ideale per chi ama l’eleganza informale, quella adatta a quasi tutti i contesti. Del resto, questo capo è un jolly nel tuo armadio. Sta bene (quasi) su tutto e in (quasi) tutte le occasioni: dall’aperitivo con gli amici alla cena con i colleghi, dagli appuntamenti mattinieri alle cene galanti, per esempio.
I testimonial
Il blazer piace anche alle donne. Anzi, alcune grandi dive del passato lo hanno reso famoso. Una su tutte: Marlene Dietrich. L’attrice tedesca alimentò il suo mito androgino indossando smoking, frac e ovviamente il blazer. Grazie al suo corpo, questo capo divenne un’icona di eleganza e seduzione femminile. Ma non c’è solo la Dietrich, anche altre donne in tempi più recenti hanno celebrato questa giacca. Una su tutte è Julia Roberts, fra le interpreti holliwoodiane più amate di sempre. Nelle scene finali di “Pretty Woman”, l’attrice indossa un vistoso blazer rosso che incornicia la sua metamorfosi sociale e umana: dalla strada ad una vita serena senza rinunciare alla simpatica schiettezza.
Ma il blazer ha avuto anche tanti testimonial maschili. Non solo attori, ma anche imprenditori, manager e calciatori, come David Beckham che ne ha fatto la sua divisa ufficiale lontano dal rettangolo di gioco. E come dimenticare il famoso blazer indossato da Matt Damon nel talento di Mr Ripley. Anche se non compare nei titoli di coda, la giacca è fondamentale per lo sviluppo della trama. Infine, un po’ di made in Italy. Ma il personaggio di cui voglio parlarvi merita un paragrafo a parte.
Gianni Agnelli
La Ferrari, la Juventus, la Fiat, ma anche l’orologio sul pulsino, la cravatta sopra al pullover, le camicie button down e il piumino smanicato sullo smoking. Insomma, Gianni Agnelli è stato un grande imprenditore e una vera icona di stile. Qualsiasi cosa scegliesse di indossare, anche la più provocatoria o azzardata, da avanguardia stilistica diventava di tendenza. E come dimenticare i jeans sbiaditi, Levi’s e Marlboro, abbinati al blazer e agli scarponcini di camoscio? Già, proprio l’avvocato ha contribuito a sdoganare l’eleganza del blazer anche in contesti più formali.
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Il suo stilista di riferimento era il sarto Tommy Caraceni che lo ha ricordato così:”‘Da anni vestivamo l’avvocato Agnelli, aveva uno stile impeccabile, inconfondibile che rendeva preziosi ed eleganti i nostri abiti. Possedeva un appeal inconfondibile. Eravamo noi, in fondo, che seguivamo i suoi gusti”. Ma come erano i blazer amati dall’avvocato? Secondo il Gentlemans Journal, aveva i risvolti tipicamente ampi della sartoria italiana tradizionale, un taglio aderente alla figura dell’avvocato e spesso erano a doppiopetto. In tanti hanno provato a imitare il suo stile, nessuno è riuscito, però, a eguagliarlo.
La mia idea di Blazer
Come indossare un blazer da uomo? Come ho già detto in precedenza, non c’è un vero e proprio stile. Almeno così è nell’immaginario collettivo. Io ho un’idea più “tradizionale” del blazer. Per me deve rispettare necessariamente alcuni criteri fondamentali. Uno in particolare: il colore. Tutti i blazer che confeziono sono declinati nelle varie tonalità di blu, ora intenso, ora chiaro a seconda della stagione. L’altra caratteristica fondamentale sono i bottoni. Solitamente utilizzo quelli in metallo, ma a volte scelgo anche un altro materiale, come il corozo. Per il tessuto? Senza dubbio lana, quella dei magazzini Holland&Sherry. Sei curioso di vedere una mia creazione? Beh, non devi fare altro che vedere la foto qui sotto. E se vuoi ordinare il tuo blazer da uomo, non devi fare altro che cliccare qui per prenotare un appuntamento.